biscotti cuor di mela
Biscotti cuor di mela guardando il Festival di Sanremo in solitaria.
Ve li ricordate i biscotti cuor di mela? Sono i biscotti della mia adolescenza, la merenda dei pomeriggi di studio. Ancora oggi, quando li assaggio, mi sembra di essere vittima di un incantesimo che mi catapulta indietro nel tempo, a quegli odori e a quei sapori…
Nei giorni scorsi mi è venuta voglia di provare a farli in casa. Le ricette su internet per riprodurre i famosi biscotti cuor di mela impazzano. La mia scelta è stata dettata da un criterio molto preciso: ho optato per la ricetta con ingredienti analoghi a quelli che si ritrovano sulla confezione degli originali; fondamentalmente mele, burro e cannella. E poi mi è sembrata semplice da preparare, e questo per me è determinante. Quando li ho messi in forno la casa è stata pervasa da quel profumo che conosco tanto bene e che mi ha nostalgicamente coinvolta.
Ah, nella prima sfornata sono venuti fuori dei biscottoni un pelo esagerati (potevo non combinare uno dei miei pasticci?): ho usato come forma una tazzina capovolta trascurando che il lievito l’avrebbe trasformata in una mezza ruota della macchina, anzi diciamo pure tutta intera. La grandezza giusta – secondo me – è il bicchierino del liquore: per biscotti cuor di mela graziosi e delicati da sgranocchiare davanti alla televisione.
Vi piacciono i dolci con le mele? Provate i velocissimi e buonissimi quadrottini di mele .
biscotti cuor di mela
Ingredienti
- 100 g burro
- 100 g zucchero
- 1 uovo
- 220 g farina
- 1 cucchiaino lievito per dolci
- 1 bustina di vanillina
- 2 mele
- 20 g burro (per la cottura delle mele)
- 1 cucchiaio miele
- 1/2 cucchiaino di cannella
Istruzioni
- In una ampia ciotola mettere la farina, lo zucchero, il lievito, la vanillina, l'uovo ed il burro tagliato a tocchetti.
- Lavorare l'impasto fino a che non risulti liscio ed omogeneo. Avvolgere il panetto con la pellicola e riporre in frigo per 30 minuti.
- Nel frattempo sbucciare le mele, privarle del torsolo e tagliarle a pezzetti piccoli.
- Mettere le mele in un pentolino ed aggiungere il burro, il miele e la cannella. Cuocere finché le mele non saranno belle morbide (circa 15 minuti) mescolando di tanto in tanto. Schiacciarle leggermente con la forchetta. Lasciare raffreddare.
- Togliere l'impasto dal frigo. Infarinare il piano di lavoro e stendere l'impasto. Ricavare dei dischi con una forma tonda.
- Mettere su metà dei dischi un cucchiaino di ripieno di mele. Ricoprire ciascun disco con un altro premendo leggermente sui bordi.
- Sistemare sulla placca del forno ricoperta da carta forno e cuocere a 180° per 15 minuti circa. Sfornare e lasciare raffreddare.
- I vostri biscotti cuor di mela sono pronti.
E che vi devo dire… Controcorrente forse, ma questo Sanremo mi è piaciuto proprio tanto. È il primo anno in cui, pur essendo in giornate lavorative, ho fatto fatica ad impormi di abbandonare la visione prima della fine. L’ho trovato scorrevole, lineare, frizzante e ben costruito. Mi è piaciuta la conduzione e la maggior parte delle canzoni (certo Daniele Silvestri non delude mai… E poi: ma voi lo sapevate che quel mito di Loredana Bertè ha 68 anni? Io proprio no…).
Di solito lo guardo social alla mano (soprattutto twitter, che rispolvero per l’occasione). Alla mia prima sbirciata media sono stata però travolta dai commenti critici ed annoiati – e a volte anche molto incattiviti – degli utenti. E così dopo un po’ ho deciso di estraniarmi e di guardarlo in solitaria (nel vero senso della parola, visto che tutte le sere ad una certa padre, figlio, cane e gatto se ne sono andati a nanna e mi sono ritrovata da sola sul divano). Insomma, in giorni rattristati da notizie spiazzanti, ho scelto in questo caso di isolare la testa dalla negatività, perché almeno fuori dalla realtà ciò che sembra bello possa rimanere davvero tale. Piccola panacea che sospende i pensieri.
Lontano il telefono, in mano invece un bel piattino di questi biscotti cuor di mela. Scelta estremamente rilassante e bella visione.
Dalle critiche sul vincitore invece non si riesce proprio ad estraniarsi, ma questa è un’altra storia.