calamari e totani con cipolle caramellate
Calamari e totani con cipolle caramellate: ve li racconto mentre il piccolo aiutante fa i compiti… Anzi no.
I calamari e totani con cipolle caramellate sono stati una delle portate del cenone di fine anno ed è da allora che mi riprometto di prepararli nuovamente per condividere con voi la ricetta (proposito tempestivo, direi). Sono davvero semplici da cucinare e richiedono pochissimo tempo. La semplicità non gioca però a sfavore del gusto: resta un piatto sfizioso ed originale, un modo diverso per gustare i calamari, un accostamento esaltatore di gusti.
Quindi, se siete amanti della cipolla, provate i calamari e totani con le cipolle caramellate e lasciatemi pareri, suggerimenti ed idee.
Altra ricetta a base di pesce facile e veloce? Direi che questo tortino di alici e patate fa al caso vostro.
calamari e totani con cipolle caramellate
Ingredienti
- 800 g calamari e totani
- 700 g cipolle bianche
- 2 cucchiaini di zucchero semolato
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- 1 noce di burro
- olio, sale e pepe
Istruzioni
- Sbucciare ed affettare le cipolle in maniera sottile.
- In una padella sciogliere il burro ed unire le cipolle. Salare, pepare e lasciare andare per qualche minuto. Alzare la fiamma, unire il vino e cuocere finché non sarà sfumato.
- Abbassare la fiamma, aggiungere lo zucchero e cuocere per circa 15 minuti mescolando
- Lavare i calamari ed i totani, metterli in una padella con un filo di olio e saltarli a fuoco medio per qualche minuto. Salare e pepare.
- Servire i totani ed i calamari caldi adagiati sulla cipolla.
Ho deciso di sistemare questo articolo in un sabato mattina, seduta accanto al piccolo aiutante che avrebbe dovuto portare a termine i compiti per il lunedì. Nel mio mondo ideale, io avrei dovuto lavorare al pc con lui angelicamente assorto e intento a svolgere le sue cose velocemente, ispirato dal desiderio di avere il resto del fine settimana libero. Nella realtà la scena è stata di molto differente. Siamo stati seduti almeno tre ore e “totani e calamari con cipolle caramellate” sono le uniche parole che sono riuscita a mettere giù, mentre lui – nell’ordine – ha dovuto: fare pipì duemilacinquecento volte, bere quattromila volte, ricordarsi di volere tanto bene al suo cane e di doverlo per questo riempire di coccole proprio in quel momento; ha anche accennato un po’ di volte a colpi di sonno improvvisi che lo hanno portato ad accasciarsi esausto con le testa tra le braccia e gli occhietti chiusi (ah, se lo avesse visto l’accademia che distribuisce le candidature all’Oscar).
Fatto sta che dopo le benedette 3 ore i compiti non erano finiti e le mie previsioni ottimistiche che mi vedevano varcare la soglia dell’ora di pranzo liberi da ogni altra incombenza scolastica si sono miseramente scontrate contro il muro della realtà. Quando la volontà è tutto: il giusto umore comporta un esaurimento della vicenda compiti indolore e veloce… Quando invece la testa gli dice altro (e lo so che era sabato mattina, che fuori c’era il sole, che la settimana era stata lunga e che quella agonia stava sfinendo anche me) non c’è davvero verso di uscirne.
Comunque, alla fine, io ho dovuto mollare e non sono affatto arrivata alla fine dell’articolo, lui (più o meno) alla fine dei suoi compiti si. Livello di esaurimento post scontro scolastico? Molto ma molto elevato.