colazioni pre rientro al Sud
Colazioni leggere leggere… Troppo direi…
Ed eccolo finalmente il primo giorno di vacanza. Quello in cui ti sei detta che saresti stata a letto fino a tardi, quello in cui il relax avrebbe regnato sovrano in attesa dell’ora x del ritorno al Sud.
E invece sono le 7, tutti dormono, ed io sono in cucina con il tazzone di latte in mano. Va sempre così: quando potresti dormire il sonno scappa via troppo presto… E sai già che rimpiangerai questo momento quando ripunterai la sveglia alle 6.
Dormono tutti, appunto, ed io – non potendo blaterare con nessuno – me la chiacchiero con voi. Niente ricette: sono nel mood “too pigro per tutto”. E anche questa volta, come in ogni prepartenza che si rispetti, ho il frigo vuoto e le scorte esaurite. E la triste (nonostante il vassoietto vestito a festa) colazione della mia antivigilia è preparatoria al round godereccio cui difficilmente riuscirò a sottrarmi.
E mentre puccio i miei desolati biscotti nel latte penso a lei, la valigia sul letto quella di un lungo viaggio… Oddio, speriamo non tanto lungo. Pare sia previsto un esodo da Apocalipse Now che rende l’ora e l’esito del viaggio assolutamente incerto. Riusciranno i nostri eroi nell’impresa? Quanto tempo passeranno sulla ridente Salerno-Reggio Calabria? Quante volte verrà scandita la frase ‘”mamma siamo arrivati?” (che potrebbe essere un numero di volte tendente all’infinito in un viaggio di 900 km)?
E mentre queste incertezze mi ballano nel cervello, sento rumoreggiare ai piani alti: la ciurma è sveglia. Colazione finita, è ora di prepararsi.