chiacchiere tra salato e cioccolato

Arcomagno in Calabria. Poche idee e confuse…

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Uff … Questo post sull’Arcomagno non viene proprio.

Avrei voluto raccontare di come da Praia a Mare, in Calabria, portandosi verso sud lungo la costa, ci si imbatta in una scogliera. Avrei voluto parlarvi della sua imponenza, di come all’improvviso blocchi il passaggio ed impedisca la visuale e ci avevo messo dentro anche un complicato paragone con gli ostacoli della vita (si in effetti – ora che ci penso – l’avevo presa un po’ alla larga). Avrei quindi voluto rivelare di come, per curiosare oltre, si possa o approfittare della barchetta che ti trasporta dall’altro lato (comoda soluzione per cui però è lecito optare solo se non si è già una volta vissuta l’esperienza della soluzione due) o farsi una respirata a pieni polmoni e, inforcando le ripide scale, avventurarsi in una passeggiata panoramica che affaccia in uno dei posti più belli del comune di San Nicola Arcella.

Avrei anche voluto spiegare di come il percorso sia sterrato ma facilmente percorribile (noi lo abbiamo affrontato con tutta la ciurma) e di come dall’altro lato ti accolga il lido ”I Gabbiani”. E quando dico accogliere non è in senso figurato. Avevo pensato anche ad uno slogan tipo ”se al mare ti vuoi rilassare al lido i Gabbiani devi sostare”; ma mi era poi sembrato, seppur azzeccato, tanto banale.

Avevo abbozzato la seconda parte del post tutto sulla gentilezza dello staff e sui servizi che lo stabilimento offre: la zona bar, il baby club, la piscina per i giorni di mare mosso e non solo, ma soprattutto (cosa che lo rende unico) la grotta sulla spiaggia nella quale, armonicamente posata nell’ambiente circostante, si trova l’area ristoro con simpatiche proposte per il pranzo (la fresella tipica della zona, per esempio).

Mi sono trovata nella difficoltà di spiegare come questo fosse un posto da cui si fa fatica ad andar via, e non per il pensiero della strada che ti aspetta al ritorno (anche per il rientro è a disposizione il ”traghettatore”) ma perché si avverte un tale senso di pace che pare quasi che quella scogliera funga da schermo da qualsiasi elemento disturbatore.

Avrei voluto raccontarvi dell’aperitivo vista mare all’ora del tramonto e del tuffo nell’acqua calda di quell’ora assieme al sole che ci sprofondava dentro.

Avrei voluto spiegarvi come da lì raggiungere appunto l’Arcomagno, dove l’acqua è costretta ad attraversare il grande arco prima di bagnare la riva.
Avrei voluto inserire in tutto ciò la ricetta di una nuova crostata a cui però, a questo punto, dedicherò un post a parte.
Ma i pensieri mi sono sgusciati fuori tutti confusi e non c’è stato verso di dargli una dritta. E quando si inizia a scrivere e cancellare e poi ancora scrivere e di nuovo cancellare, se proprio non si vuole rinunciare, non c’è che una soluzione: raccontare le cose proprio così come escono dalla testa… Ossia ingarbugliatamente scomposte.

Segue ricetta.

Nota: la prima foto, quella dell’Arcomagno, è tratta da internet (solo quella però 😉).

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8 thoughts on “Arcomagno in Calabria. Poche idee e confuse…”

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